Ilaria Salis è arrivata nell’aula del Tribunale di Budapest legata per le mani e i piedi, e con una catena guinzaglio in vita. La 39enne, incarcerata in Ungheria dal febbraio scorso, è stata per oltre tre ore così. Si muove Carlo Nordio.
Ilaria Salis portata in Tribunale di Budapest con una catena
Una visione scioccante. cos’ è stata definita l’entrata di Ilaria Salis nell’aula del Tribunale di Budapest. La 39enne era legata mani e i piedi, e tenuta da una catena fissata in vita. La donna, incarcerata in Ungheria dal febbraio scorso, è rimasta così per oltre tre ore, sorvegliata a vista per tutta la durata del processo da agenti di un corpo speciale della Polizia penitenziariacon indosso giubbotti antiproiettile e passamontagna. A riferirlo in Italia, sono stati i legali di Ilaria Salis, gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini.
Prima udienza del processo: la Salis rischia 16 anni di carcere
La prima udienza del processo a Ilaria Salis è avvenuta ieri. La donna rischia 16 anni di carcere per l’accusa di lesioni aggravate ai danni di due neonazisti. Salis, imputata con altri due cittadini tedeschi, si è dichiarata non colpevole e ha contestato il fatto di non poter vedere le immagini delle telecamere di sorveglianza su cui si basa l’accusa. Inoltre, si contesta anche la mancata traduzione degli atti, in inglese e in italiano, che impediscono ai suoi legali di conoscere i reati di cui è chiamata a rispondere.
Eugenio Losco, l’avvocato di Ilaria, all’Ansa dice: “Sconvolgente, un’immagine pazzesca. Ci aveva detto che veniva sempre trasferita in queste condizioni ma vederla ci ha fatto davvero impressione. Era tirata come un cane, con manette attaccate a un cinturone da cui partiva una catena che andava fino ai piedi, con questa guardia che la tirava con una catena di ferro. Ed è rimasta così per tre ore e mezza. È una grave violazione della normativa europea, l’Italia deve intervenire ora“.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri, si appella al governo ungherese
Il ministro degli esteri Antonio Tajani ha fatto un repentino appello al governo ungherese per “Vigilare e intervenire affinché vengano rispettati i diritti previsti dalle normative comunitarie della cittadina italiana Ilaria Salis detenuta in attesa di giudizio“. Inoltre, la Farnesina ha convocato l’ambasciatore ungherese a Roma per chiarimenti su quanto successo e visto tramite i video.
Didier Reynders, commissario europeo alla Giustizia, ha dichiarato: “Devo guardare bene i fatti di questo caso. Non ho avuto modo di seguire in dettaglio la vicenda individuale. In generale non interveniamo negli affari individuali ma se sono stati presi dei contatti bilaterali, la Commissione è pronta a fornire un aiuto in questi contatti bilaterali tra l’Italia e l’Ungheria“.
Oggi Ilaria Salis è entrata in tribunale a Budapest incatenata mani e piedi, tenuta al guinzaglio. Detenuta da 11 mesi in condizioni disumane in un carcere ungherese, in Europa. È arrivato il momento che il governo italiano si faccia sentire forte e chiaro? pic.twitter.com/v3dFkLy6qi
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) January 29, 2024
L’intervento del ministro della Giustizia Carlo Nordio
Ieri, sono arrivate anche le parole di Carlo Nordio, mistro della Giustizia, che ha detto: “È una foto molto dura. Abbiamo incontrato il padre, naturalmente la magistratura ungherese è sovrana. Ci si può attivare, cosi come ci stiamo attivando, attraverso i canali diplomatici, facendo tutto il possibile per attenuare le condizioni rigorose in cui è detenuta Ilaria Salis”, ha affermato il ministro su Rai 1 nella trasmissione XXI Secolo.