Martina Stella è ospite a La Volta Buona, condotta da Caterina Balivo, nella puntata di martedì 30 gennaio. L’attrice ha parlato della sua carriera e della fiction Rai La lunga notte – La caduta del Duce.
Martina Stella, tra le attrici più note in Italia, racconta la sua lunga notte
Ospite di Caterina Balivo a La Volta Buona c’è l’attrice Martina Stella. Tra i vari temi trattati con la conduttrice, anche quello della sua ultima fatica attualmente in onda su Rai 1, La lunga notte – La caduta del Duce. Martina Stella nella serie TV interpreta il ruolo dell’amante del duce, Claretta Petacci. L’attrice toscana ha frequentato diversi corsi di recitazione, e poi inizia col debutto cinematografico. nel 2001, ancora minorenne, Martina gira un film di Gabriele Muccino, L’ultimo bacio. Il ruolo la consacra subito tra i volti cinematografici emergenti più talentuosi e nel 2002, a Roma, continua la sua professione come attrice. Infatti, poco dopo, la Stella ottiene la parte di Clementina nel musical Aggiungi un posto a tavola, e per mesi, Martina Stella gira in tournée per l’Italia con Giulio Scarpati. La sua carriera prosegue con ruoli in altri film e serie TV, tra cui Piper e Le ragazze di San Frediano.
L’ultimo bacio l’ha cambiata
Martina ha anche raccontato di non essere stata sempre bionda, ma di esserlo diventata grazie a L’ultimo bacio. Al tritacarte, Martina Stella tra Gabriele Muccino e Gabriele Salvatores, ha tritato quest’ultimo, che l’ha diretta nel film Amnesia. Salvando Muccino, Stella poi lo ha ringraziato per averle dato la sua prima opportunità di successo. Nella pellicola, girata ancora minorenne, Diego Abatantuono sul set cinematografico le ha fatto da papà, accontentando così sua madre, che non aveva potuto arrivare da lei.
Sui musical, Martina ha raccontato: “Mi ha chiamato Pietro Garinei ma io pensai fosse uno scherzo e gli ho attaccato in faccia il telefono. Poi mi ha richiamato spiegando che era davvero lui e mi voleva per Aggiungi un posto a tavola. Io non sapevo cantare, e lui mi ha fatto studiare con Armando Trovajoli“.