Per la festa del papà, l’Antica Barbieria Colla propone 3 prodotti viso e barba per stupire la persona amata con un regalo unico ed elegante.

antica-barberia-colla-1024x576 Festa del Papà con l'Antica Barbieria Colla

Festa del papà con l’antica tradizione dell’Antica Barbieria Colla

Quale migliore occasione della festa del papà, per stupire la persona amata con un regalo unico? Per i vostri amati papà, Antica Barbieria Colla ha pensato a una speciale iniziativa, un dono che sarà certamente gradito. Sullo store ufficialedell’Antica Barbieria Collatre prodotti artigianali interamente realizzati in Italia. Si tratta della Crema pre-barba olio di mandorle e aloe studiata per un massaggio al viso prima della rasatura, contribuisce a prevenire le irritazioni cutanee, ammorbidire la barba, difendere la pelle dall’aggressione del rasoio e favorire lo scorrimento della lama. Il Dopobarba al mallo di albicocche senza alcol, invece, ha una formulazione a base di mallo di albicocche, un elemento estratto dal nocciolo di questi frutti. Ricco di vitamine e acidi grassi essenziali, distende, tonifica e rinfresca il viso dopo la rasatura. E infine, la Crema viso all’acido ialuronico e caffeina, una crema viso idratante per tutti i giorni, morbida e adatta a tutti i tipi di pelle.

Dal 1904, un’antica istituzione milanese per la skin care maschile

Dino Colla, barbiere di scuola ferrarese, aprì l’Antica Barbieria Colla a Milano in Via Manzoni 19 nell’anno 1904. Non serviva i clienti, ma dirigeva il personale, per assicurarsi che venisse fornito un servizio estremamente raffinato. La bottega iniziò subito ad essere considerata un salotto di incontro tra uomini, quasi un club inglese.

Quando la Barbieria era ormai avviata, Colla cercò uno spazio più grande e nel 1919 si trasferì in Via Verdi 2, angolo Via Manzoni, di fronte al Teatro “La Scala”. Qui la bottega visse sicuramente il suo momento di maggior splendore: dal momento che tutte le istituzioni si servivano lì, divenne essa stessa un’istituzione. Il successo di Colla in Via Verdi durò sino all’agosto del 1943, quando un bombardamento rase al suolo Piazza della Scala ed il negozio rimase chiuso per nove mesi. Riaprì i battenti il 1° aprile 1944, in Via Gerolamo Morone 3, dov’è situato tutt’ora.

Tra i molti lavoranti di Colla, solo uno aspettò pazientemente la riapertura della bottega: Guido Mantovanini. La sua fedeltà fu giustamente ripagata alla morte di Dino Colla il 3 febbraio del 1949, quando Mantovanini divenne l’unico proprietario del negozio.

Il 16 gennaio 1960 dal prestigioso Hotel Continental di Milano arrivò all’Antica Barbieria Colla Franco Bompieri. Tra lui e Mantovanini nacque una collaborazione sincera e appassionata e la bottega prosperò ulteriormente grazie alla clientela portata da Bompieri.
Bompieri e Mantovanini diventarono soci al 50% nel 1965 e per tredici anni lavorarono insieme duramente. Nel 1973 Mantovanini si ammalò e così, due anni dopo, nel 1975, Franco Bompieri divenne unico proprietario di un negozio che ormai godeva di grande considerazione a Milano.

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Francesco Bompieri, detto Franco, il custode dell’antica arte di fare la barba

Francesco Bompieri, detto Franco, il custode dell’antica arte di fare la barba, ha guidato la bottega da metà anni ’70 al nuovo millennio.

Ultimo barbiere proprietario di Antica Barbieria Colla, ha sempre sostenuto di essere interessato solo a due cose: tagliare i capelli e scrivere.

Nato a Volta Mantovana nel 1934 e barbiere sin dall’età di nove anni, Franco Bompieri arrivò a Milano nel 1949, nell’immediato dopoguerra. Mentre il Paese e la città meneghina stavano ricostruendo la propria identità, grazie al suo lavoro ebbe modo di conoscere e servire uomini di tutti le estrazioni sociali: dagli spazzini del suo primo impiego in una bottega a Lambrate, ai ladri di biciclette del negozio in Via Marco D’Oggiono, ai signori dell’Hotel Continental, per poi arrivare in quella che è diventata la “sua bottega”, Antica Barbieria Colla, dove spesso e volentieri arte e letteratura reggono la conversazione e dove sono passate negli anni numerose “chiome illustri”. Uomini milanesi e non, che hanno ricoperto ruoli importanti nella storia del nostro paese: da Romiti a Malgara, dai fratelli Tronchetti a Cuccia, da Luchino Visconti a Jannacci.

Franco Bompieri, un barbiere con l’arte di saper scrivere

Per molti anni, nottetempo, Bompieri è stato anche scrittore. Senza la pretesa di essere un letterato, ha pubblicato numerosi libri con i principali editori.

Tra questi ricordiamo: “Il freddo nelle ossa” (1975) edito da Longanesi e Feltrinelli, “Arriva il Principe” (1978) edito da Il Formichiere e da Scheiwiller, “Antica Barbieria Colla, ovvero della salute dei capelli” (1980) edito ancora da Feltrinelli.

E poi ancora, “Augusto di Setteprati” (1984) edito da Sipiel e da Mondadori, “La chiave sulla porta” (1991) edito da Sugarco Edizioni, “Ai margini: racconti italiani, a cura di Mario Spinella e Massimo Cecconi” (1991) edito da Franco Angeli, “Un’allegra disperazione” (1998) e “Presi per i capelli” (2000) editi da Mondadori.

Tra gli altri, anche “Antica Barbieria Colla: 1904- 2004” (2004), “Pietre e ritorno: racconti” (2010) edito da Rizzoli, “Robinie a Manhattan” (2012) sempre per Rizzoli.
Franco è come un pezzo d’ambra in cui oggi si può vedere una Milano che non c’è più. Si tratta della Milano degli spazzini di “Miracolo a Milano”, quella dei ladruncoli e degli immigrati di “Rocco e i suoi fratelli”. Per finire. è testimone anche della Milano raffinata del regista di quel film, Luchino Visconti.

Lui è quello che è: un “artigiano dell’eleganza”, che ha conosciuto la fame ma anche La Scala, gli spazzini e i principi, i ladri e i grandi banchieri.