Il Figlio di Florian Zeller, è diventato un film nel 2022. Lo spettacolo ci conduce verso le incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare.

 Il Figlio, in scena sino al 3 marzo al Teatro Franco Parenti

Il Figlio, traduzione e regia Piero Maccarinelli

Il Figlio di Florian Zeller fa parte di una trilogia: Il Padre, La Madre, Il Figlio, racconti non collegati fra loro se non dal numero dei personaggi – sei – e dalle implicazioni umane e sociali.
Il Padre, in Italia diretto da Piero Maccarinelli, con Alessandro Haber, è poi diventato un film con Anthony Hopkins nel ruolo del protagonista e una sceneggiatura e una regia firmate da Zeller (2020).
Anche Il Figlio è diventato un film nel 2022, sempre per la regia di Zeller, con Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby e lo stesso Hopkins.
Mentre nel Padre sono analizzati i rapporti degli altri in relazione alla malattia dell’Alzheimer, nel Figlio Zeller ci conduce sapientemente verso le incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare.

BOCCI-PRANNO-RANZI-FOTO-DI-ACHILLE-LE-PERA-min-3-683x1024 Il Figlio, in scena sino al 3 marzo al Teatro Franco Parenti

Una trama che appare semplice

Nicola frequenta l’ultima classe del liceo e vive a casa della madre Anna. Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la nuova compagna Sofia. Anna informa il padre che Nicola, da tre mesi, non frequenta più il liceo e che, secondo lei, soffre di una depressione adolescenziale.
Piero ne parla con Nicola che, a questo punto, esprime il desiderio di andare a vivere da lui e Sofia. Piero decide quindi di cambiare scuola a Nicola e si impegna, per quanto possibile, a ridare serenità al figlio.
L’intreccio sembra semplice, ma non il tessuto di emozioni e la voglia di svelare quel che spesso – troppo spesso – si nasconde sotto la superficie delle cose.
Il testo è capace di conquistare non solo per la bellezza del linguaggio, ma anche per il grado di introspezione, i rimandi fra un personaggio e l’altro, il manifestarsi delle loro debolezze e dell’incapacità di capire se stessi e gli altri.
La vita è presentata in tutte le sue sfaccettature con il fine di piantare uno specchio nel cuore dei genitori di figli adolescenti. Il finale è emozionante.
Rappresentato già in moltissimi paesi è un onore per me dirigere questo testo di Florian Zeller, lucido intelligente e carico di emozioni. Un gran bel pezzo di teatro contemporaneo.

Info e biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206 – biglietteria@teatrofrancoparenti.it