Io, Vincent Van Gogh al Teatro Leonardo di Milano. L’appassionante lavoro di Corrado d’Elia, vincitore del Premio Europeo per il Teatro e la Drammaturgia Tragos, 17° edizione. in scena dal 14 al 24 marzo.
Io, Vincent Van Gogh: artista più amato e più incompreso di sempre
Van Gogh è l’artista più amato e più incompreso di sempre. L’artista puro, il genio, quello che più di altri ha fatto della sua pittura una necessità. Quello che gronda anima ed emozione oltre che colore: lui non descrive ma interpreta, ricercando la sua verità. Proprio per questo è uno degli uomini cui l’arte e la sensibilità moderna devono di più. C’è qualcosa in lui che tocca una corda universale, che coinvolge tutti.
I suoi quadri sono dentro di noi, li conosciamo perfettamente, fanno parte del nostro patrimonio genetico. Un artista che, proprio per la sua genialità, ci ha insegnato a guardare la realtà in modo diverso.
A partire da queste suggestioni nasce un racconto che è un autentico flusso emotivo in soggettiva, che pare comporsi via via, piano piano, davanti a noi, proprio come fosse un quadro, a grandi pennellate. Ecco dunque l’artista e la sua vita, le sue riflessioni, gli anni di Parigi, il rapporto epistolare col fratello Theo, la vita ad Arles, l’amicizia travagliata con l’artista Gauguin, il manicomio e in ultimo il grande mistero che ancora avvolge la sua morte.
Non ci importa sapere se davvero Van Gogh fosse pazzo. I suoi quadri, i suoi disegni e soprattutto i suoi colori ancora oggi continuano ad emozionarci e a raccontarci la sua grande, incompresa umanità. E’ sempre il cuore quello che ci colpisce, come l’emozione ciò che inseguiamo ogni volta con i nostri racconti. Sarà proprio questo dunque che andremo a raccontare.
Vivere l’artista in modo nuovo
Come poter vivere Van Gogh in modo nuovo, pieno e totale? Come restituire al pubblico qualcosa di diverso da quello cui è abituato? Tutto il mondo conosce la vita e le opere del grande pittore e in tanti hanno provato a scriverne, nel cinema e anche in teatro. Com’ è possibile dunque sorprenderci ancora? Sapevo con esattezza quello che non volevo fare: una lezione teatrale, spiegare, descrivere, commentare, proiettare immagini di quadri o interpretare davvero come attore in prima persona il personaggio di Van Gogh. Da queste premesse ne è nato un testo a nuovo che si inserisce nella linea artistica da qualche anno indicata dagli album “Non chiamatemi maestro”, “Iliade”, “Poesia la vita” e “Dante Inferno”. Una serie di ballate poetiche che accompagnano lo spettatore in un percorso emotivo forte e credo originale.
Ognuno di noi sarà Van Gogh, in prima persona, in soggettiva, in piena immersione. Ognuno potrà perdersi in storie conosciute o poco note, attraverso un percorso originale e spero emozionante e commovente.
E’ più grande l’arte o la vita? E’ la grande domanda che pervade tutto il racconto, alla quale non c’è in realtà una risposta immediata. Davanti alla natura infatti non sei niente. La natura è fonte infinita di ispirazione per ogni artista, ma è anche irraggiungibile.
Più ti addentri, più ti perdi e ti distruggi, venendone assorbito. In questo percorso, in questa narrazione, ho cercato, in pieno stile Van Gogh, la pienezza, il diamante. Ne restituisco dunque al pubblico il percorso più vero e più originale che io sia riuscito ad immaginare. Corrado d’Elia.
I biglietti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita
vivaticket.it .