Una spiegazione per tutto, film su paese diviso in due raccontato attraverso l’esame di maturità di un diciottenne. Conclusione con scandalo. Al cinema dal 1 maggio
Un paese diviso in due raccontato attraverso l’esame di maturità di un diciottenne
Una spiegazione per tutto: Budapest, oggi.Abel prepara il suo esame di maturità schiacciato tra le aspettative della famiglia e l’amore non confessato per la sua amica Janka. Quando l’esame va storto, la bocciatura del ragazzo diventa la scintilla che incendia lo scontro tra suo padre, convinto conservatore, e il suo professore di storia, progressista. Finché l’accaduto non diventa scandalo mediatico e il conflitto si sposta su un piano ancora più ampio. Ambientato nell’Ungheria di Orbán e acclamato al Festival di Venezia, Una spiegazione per tutto racconta l’oggi con raffinata umanità e restituisce il ritratto di un Paese (e di un’Europa?) spaccato in due, dove nessuno sa o vuole comunicare apertamente con l’altro.
Una spiegazione per tutto sarà nei cinema italiani dal 1 maggio con Arthouse, la label di I Wonder Pictures dedicata al cinema d’autore più innovativo, in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.
Nelle contraddizioni dell’Ungheria di Orban
Uno sguardo approfondito sulle contraddizioni nell’Ungheria di Orbán, tra echi post-Nouvelle Vague e un avvincente impegno nella scrittura.
Da lunedì fino al martedì della settimana seguente. Una narrazione di nove giorni nel cuore dell’estate ungherese, raccontata attraverso gli occhi di quattro protagonisti unici: Abel, uno studente; suo padre, un nazionalista fervente; un professore idealista e critico nei confronti di Orbàn; e una giovane giornalista in cerca di notizie rilevanti.
“Explanation for Everything” offre uno sguardo incisivo sulla realtà contemporanea ungherese, mettendo in luce le complesse contraddizioni della nazione attraverso un mosaico di personaggi. L’opera si distingue per le sue vibrazioni che richiamano la Nouvelle Vague, soprattutto nella costruzione temporale della narrazione, intrecciando arte, politica e passioni in maniera che evoca il cinema di Arnaud Desplechin. Il film culmina magnificamente con momenti indimenticabili: la commovente dichiarazione d’amore di Janka, la suggestiva scena notturna di Abel in bicicletta per le strade vuote di Budapest e il delicato momento in cui, anziché concedersi un bacio, Janka si limita a un tenero abbraccio.
Una sezione dall’intensità emotiva travolgente emerge nel corso dei 150 minuti di “Explanation for Everything”, un film dal forte impatto visivo che afferra e ritrae le tensioni, le paure, le esplosioni di ira e i desideri mediante primi piani che inizialmente introducono e successivamente svelano con maestria le sfaccettature dei vari protagonisti.
La componente fondamentale della pellicola
La spilla nazionalista che Abel indossa è emblematica di un’opera scritta con precisione geometrica, frutto della collaborazione tra il regista Gábor Reisz e Éva Schulze.
Il film rivela come un unico evento possa essere percepito da molteplici prospettive contrastanti, evocando lo stile cinematografico di Farhadi. A partire dal cruciale esame di storia affrontato da Abel, si dipana una narrazione dove ogni azione segna un prima e un dopo, influenzando irrimediabilmente la vita dei personaggi.
Questo dinamismo narrativo ricorda la tensione della scena chiave in “Una separazione“, dove uno scontro altera il destino dei protagonisti. Con un ritmo sempre più serrato, il film esplora il modo in cui un incidente, apparentemente confinato entro le mura di una scuola, può esplodere in uno scandalo di risonanza nazionale.
Una spiegazione per tutto, il cast
Regia: Gábor Reisz. Cast: Adonyi-Walsh Gáspár, István Znamenák, András Rusznák, Rebeka Hatházi, Krisztina Urbanovits.
Titolo originale ungherese: “Magyarázat mindenre”. Titolo internazionale: “Explanation for Everything”. Genere: Drammatico. Produzione: Ungheria, Slovacchia, 2023. Durata: 152 minuti. Data di uscita: 1 maggio 2024, distribuzione a cura di I Wonder Pictures.
La pellicola dipinge un paese fratturato attraverso le vicende di un diciottenne, il cui esame di maturità sfocia in uno scandalo. Premiato al Festival di Venezia, il film “Una spiegazione per tutto” ha incassato 2,7 mila euro nelle prime quattro settimane e 271 mila euro nel weekend di apertura al Box Office.