Tu sei la bellezza: tra amore queer e salute mentale, uno spettacolo teatrale di Alberto Milazzo che sfida lo stigma della malattia mentale, intrecciando umorismo e delicatezza

Tu-sei-la-bellezza-Manifatture-Teatrali-Milanesi-1024x576 Tu sei la bellezza, in scena a MTM Teatro Litta dal 2 al 12 maggio

Un commovente spettacolo teatrale di Alberto Milazzo

La magistrale pièce “Tu sei la bellezza” di Alberto Milazzo, pluri-premiata con il Carlo Annoni per la drammaturgia nel 2021 e l’onorificenza Artista per la Mente nel 2022, ritorna sul palcoscenico del Teatro Litta a Milano per incantare nuovamente gli spettatori.

Dal 2 al 12 Maggio 2024, avrete l’opportunità di assistere a uno spettacolo straordinario, un vero capolavoro che porta in scena con maestria le storie del nostro tessuto sociale.

Grazie a un’intima conoscenza dei temi trattati, le vicende si animano attraverso un’abile mescolanza di ironia e sensibilità, invocando un ideale culturale che speriamo possa diffondersi oltre il sipario, influenzando positivamente la vita quotidiana.

Affrontando questioni delicate come la salute mentale e le relazioni LGBTQIA+, la rappresentazione sfugge sapientemente alla trappola del pietismo.

tu-sei-bellezza Tu sei la bellezza, in scena a MTM Teatro Litta dal 2 al 12 maggio

Storia d’amore tra il drammaturgo Andrea e suo marito Leonard

Lo spettacolo narra l’intensa vicenda amorosa di Andrea, celebre drammaturgo, e Leonard, suo consorte, interpretati con maestria da Alessandro Quattro e Giuseppe Lanino.

Il loro legame, consolidato da un decennio di matrimonio, affronta una notte di Capodanno insolita, confinati tra le mura domestiche a causa di una pandemia che ha desolato la metropoli e imposto l’isolamento.

Il regista Milazzo pone l’accento su una prospettiva più ampia: “La natura omosessuale dei protagonisti non è il cuore pulsante del racconto,” sostiene. “Non si tratta di omosessualità come questione da risolvere nella trama, bensì di un’unione amorosa che rappresenta l’universalità delle relazioni umane.

La relazione tra i due è messa alla prova dal disturbo bipolare di Leonard, che si manifesta con episodi depressivi. Andrea canalizza queste sfide in un’opera teatrale online, trasformando il dolore in arte.

La pandemia agisce come catalizzatore, intensificando ogni aspetto della vita come in una pentola a pressione sul punto di esplodere.

Attraverso il metateatro, la realtà si fonde con la drammaturgia. Ne esce così, una comprensione più profonda: “Lo spettacolo scritto da Andrea su suo marito diventa un espediente per affrontare la realtà con maggiore facilità. Tramite l’arte, si discute non solo della loro relazione, ma anche di un personaggio esterno, semplificando il dialogo su argomenti complessi“.

Photo-Davide-Maestri_Tu-sei-la-bellezza- Tu sei la bellezza, in scena a MTM Teatro Litta dal 2 al 12 maggio

Con il supporto dei dipartimenti di salute mentale del Sacco, Fatebenefratelli e delle associazioni di Amici della Mente

Tu sei la bellezza narra il viaggio attraverso la depressione, liberandola da ogni stigma e retorica superficiale, e presentandola nella sua cruda e tumultuosa realtà.

La malattia bipolare si metamorfosa in un cane, un omaggio ai diari e alle opere di Winston Churchill, che definiva la sua depressione “un cane nero” – una presenza massiccia, a tratti impercettibile, che domina la scena e non può più essere occultata.

Tu Sei La Bellezza è un’opera che esplora il tema della cura e cosa significhi scorgere la bellezza nell’altro.

E lo fa anche quando le ombre interiori si frappongono tra di loro: “È un pretesto per esplorare le dinamiche delle relazioni umane,sottolinea Milazzo.

Poi aggiunge: “Auspico che diversi tipi di spettatori possano riconoscere aspetti delle proprie interazioni personali. È la storia di due individui che si amano profondamente, causano non pochi problemi, e tentano in tutti i modi di sanare queste ferite.”

Uno spettacolo che affronta il tema della depressione in maniera non opprimente, invitando il pubblico a immergersi in un racconto che rivela vulnerabilità, sfide e sofferenze.

Ma lo spettacolo ci libera anche da ogni stereotipo o preconcetto: “Credo che sia un argomento finora poco discusso, ma in realtà molto più vicino a noi di quanto immaginiamo,” afferma Milazzo.

Il regista prosegue affermando: “Il mio più grande desiderio è che questa rappresentazione contribuisca a ridurre lo stigma legato alla percezione dei disturbi della salute mentale. Temiamo ciò di cui non si discute. Spero che ogni occasione di dialogo su questo tema possa rendere un prezioso servizio.

Con il supporto di da due dipartimenti di salute mentale del Sacco del Fatebenefratelli e le associazioni di Amici della Mente.

Potete trovare tutte le date e informazioni  a questo link.