Caso Pozzolo: una manciata di secondi e poi spunta una pistola fra le mani del deputato, poi lo sparo. Indagini sui 20 secondi prima del colpo.

caso-Pozzolo-1024x576 Caso Pozzolo, indagini sui 20 secondi antecedenti lo sparo

Emanuele Pozzolo: Procura di Biella, tra indagini e testimoni

A Biella la Procura procede spedita per chiarire cosa sia successo in quella manciata di secondi antecedenti lo sparo. Tanti i testimoni già sentiti, tra cui anche il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro. Nei locali della Pro Loco oltre a Delmastro, anche altre 20 persone, agenti della scorta compresi, tutti riuniti per festeggiare il Capodanno a Rosazza. Sentita in Procura anche la sorella di Pozzolo, Francesca, sindaco del paese, Davide Zappalà, assessore a Biella, mentre Luca Zani, consigliere comunale, è stato ascoltato dai carabinieri di Andorno Micca.

Ricostruire quei 20 secondi prima dello sparo

Ricostruire quella manciata di secondi prima dello sparo di Emanuele Pozzolo servirà a capire meglio i fatti e riordinare anche le tante voci degli ultimi giorni. La Procura intende chiarire, soprattutto, se è stato un comportamento maldestro del deputato Pozzolo a causare in ferimento del genero del caposcorta di Delmastro, ossia Luca Campana. Al momento Pozzolo risulta essere l’unico indagato, anche per quanto dichiarato dai testimoni, diversi e sentiti sui fatti. Tuttavia, agli inquirenti servono ulteriori conferme. Il sottosegretario, però, non è tra quelli che hanno visto. La festa di capodanno era ormai finita, era circa l’1:30. Nei locali della Pro Loco di Rosazza i partecipanti al veglione stavano sistemando e sparecchiando, Delmastro era già nel piazzale esterno.

Il racconto di un testimone

Uno dei partecipanti dentro ai locali, già ascoltato dagli inquirenti, ha dichiarato all’ANSA di essersi ritrovato vis a vis con la canna della pistola: “”Sistemavo i bicchieri per portarli in cucina. A un certo punto ho visto Pozzolo con la pistola in mano. Era piccola, ho pensato fosse un accendino. Emanuele Pozzolo in quel momento era solo. Poi mi è sembrato che il caposcorta di Delmastro, Pablito Morello, suocero del ferito, si sia avvicinato. Io ero accostato solo per cercare gli ultimi bicchieri sui tavoli“. Ed è stato proprio in quel momento che ha notato che l’arma era rivolta verso di lui, ma solo per qualche secondo: “Non ho percepito una sensazione di pericolo. Credo solo di avere pensato qualcosa tipo nel dubbio vai via, non si sa mai. E così mi sono allontanato”.

Il momento dello sparo

Quando c’è stato lo sparo, accanto c’era Luca Campana, che è stato colpito dal proiettile a una coscia. Il testimone però dice di non poter affermare se in quel momento il capo scorta di Delmastro fosse ancora vicino ad Emanuele Pozzolo, e nemmeno se l’arma fosse ancora in mano al parlamentare o ad altri. Altri presenti, invece, non hanno dubbi. Ora per la risposta finale si attendono gli esiti dello stub, il test che individua residui di polvere da sparo, eseguito su Pozzolo.
Davide Zappalà, assessore a Biella ha detto ai cronisti: “Ho sentito lo sparo ma non ho assistito alla scena e la pistola l’ho vista solo dopo“, aggiungendo che: “L’attenzione mediatica sul caso è esagerata“.