Chi come me di Roy Chen, è lo spettacolo che Andrée Ruth Shammah porta in scena al Teatro Franco Parenti. Il debutto in prima nazionale è fissato per martedì 9 Aprile
Una pièce sul disagio giovanile
Chi come me di Roy Chen è lo spettacolo che Andrée Ruth Shammah porta in scena al teatro Franco Parenti, in prima nazionale, martedì 9 Aprile.
Il testo, pubblicato da Casa Editrice Giuntina, ha origine dall’incontro dell’auto re con il personale medico ed alcuni ragazzi ospiti di un centro di salute mentale di Tel Aviv avvenuto nel 2019, quando fu contattato e invitato a partecipare a una lezione di teatro.
Da questo primo incontro è nata un’intensa frequentazione e l’idea di realizzare un testo per il teatro.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2020 al Teatro Ghesher di Giaffa, ottenendo un grande successo ed è rimasto in cartellone fino ad oggi.
I protagonisti sono cinque adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni ospiti del reparto giovanile del centro di salute mentale di “Orot” perchè affetti da disturbi psichici di varia natura (attacchi di rabbia, autismo, disturbo bipolare, schizofrenia, disforia di genere), giovani interpreti di una pièce sul disagio giovanile cheinterpella e commuove profondamente il pubblico.
Gli interpreti
I giovani attori sono affiancati da Elena Lietti nel ruolo di Dorit, la nuova insegnante di teatro. Paolo Briguglia è il Dott. Baumann, direttore del reparto giovanile di “Oròt”. Invece, Pietro Micci e Sara Bertelà interpretano tutti i genitori dei giovani protagonisti.
I ragazzi partecipano alle lezioni teatrali della giovane insegnante di teatro che il direttore dell’istituto ha voluto per aiutarli a esprimere le proprie emozioni. Dapprima riluttanti, diventano pian piano capaci di condividere quello che provano. E lo fanno grazie al teatro, dove trovano la loro pace, in uno spettacolo delicato e poetico che trova la sua intensità dentro la leggerezza.
Per l’occasione, gli spettatori sono accolti per la prima volta nella nuova Sala A2A, che è anche scenografia dello spettacolo.
Le parole di Roy Chen
“D’estate, nel 2019, ho ricevuto una telefonata dal Centro di salute mentale “Abra vanel”. (“Era l’ora!” ha commentato mio padre). Mi invitavano ad assistere a una lezione di teatro durante la quale ragazzi tra i dodici e i diciotto anni avrebbero scritto e recitato dei testi teatrali. Ho trascorso con loro molte ore, nelle loro stanze, durante le lezioni, per i pasti e nel cortile del Centro. Ho avuto modo di vedere i loro disegni, leggere le loro poesie e ho giocato con loro a “Chi come me”, un gioco degli anni ’70 nato per “rompere il ghiaccio”. Mi sono aperto con loro, non meno di quanto loro si siano aperti con me. A volte sono tornato a casa con il sorriso, pieno di ottimismo, e a volte non vedevo la strada per le troppe lacrime.
Due maestre di teatro e una biblioterapista hanno portato avanti questo percorso per un mese e alla fine hanno messo in scena uno spettacolo, per un’unica volta, davanti a un pubblico di genitori, dottori e personale del reparto. Sapevo di non poter ripetere quello che avevo visto, ma ho seguito una mia strada.
Ho scritto un testo teatrale sul bambino che sono stato, sui miei amici, parte dei quali, sfortunatamente, non sono sopravvissuti all’età dell’adolescenza. Speravo che questo testo potesse far salire, almeno un po’, il livello di compassione che è sempre a rischio di affievolirsi.” Qui il link alla Conferenza Stampa CHI COME ME
Per info e biglietti Chi come me, dal 5 Aprile – 4 Maggio 2024, Teatro Franco Parenti.