Ciarlatani, del pluripremiato drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón. In scena la sua esilarante commedia con il camaleontico Silvio Orlando
Dall’8 al 20 Ottobre, Silvio Orlando in CIARLATANI
Ciarlatani, dall’8 al 20 ottobre, nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti. Il drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón, già celebrato in patria con il Premio Nacional de Literatura Dramàtica e il Premio Lope de Vega per il Teatro, porta in scena la sua esilarante commedia. Nel ruolo del protagonista un camaleontico Silvio Orlando.
Tradotta dal drammaturgo Davide Carnevali, in scena una pièce in dieci capitoli per quattro attori, che viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi, per dare vita ad una satira sul mondo del teatro e del cinema, ma anche ad una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo.
In scena il racconto, impietoso e divertito, di manie, storture, fasulle ambizioni e ideali frustrati dell’impostore per antonomasia: l’attore.
Tra produttori cocainomani, sceneggiatori plagiati, attori underground incomprensibili per primi a sé stessi, attrici di chilometriche soap invecchiate dentro al proprio ruolo, Ciarlatani dissacra e diverte rivelandoci come il recitare possa essere fuga e, all’opposto, rifugio; colpa ma anche alibi; e perfino terapia.
La storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro
Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare.
Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera.
Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso e isolato dal mondo. “Ciarlatani” sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari.
Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c’è, a mo’ di pausa o parentesi, un’autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio. Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi.
L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione è che “Ciarlatani” sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica. Infine, “Ciarlatani” è una commedia in cui solo quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione.
Info e biglietteria
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