Here, di Robert Zemeckis: viaggio nel tempo e nella memoria, una riflessione sull’esistenza e il destino umano. Dal 9 gennaio solo al cinema. Con Tom Hankse Robin Wright

here-1024x576 Here, di Robert Zemeckis, al cinema a gennaio. La recensione

Un incontro tra il passato e il futuro

Here, di Robert Zemeckis è un’opera che si colloca tra i confini del fantastico e del filosofico, esplorando il significato della vita, della memoria e delle scelte che compiamo. Zemeckis, celebre per la sua regia visionaria e per capolavori come “Ritorno al Futuro” e “Forrest Gump”, torna alla regia con una narrazione che gioca con il tempo in modo inedito, portando il pubblico in un’esperienza unica di riflessione e introspezione.

Il film segue la storia di un uomo che, in un momento cruciale della sua vita, si trova a fare i conti con le scelte che ha compiuto e con quelle che non ha avuto il coraggio di fare. Ma “Here” non è solo una riflessione sul destino di un singolo individuo. L’opera prende forma come un viaggio nell’anima umana, esplorando come il passato, il presente e il futuro siano legati in una danza misteriosa e ineluttabile.

Un’esperienza cinematografica emozionante e profonda

La regia di Zemeckis è impeccabile, capace di mescolare la sua tradizionale maestria nel maneggiare la tecnologia con una profonda attenzione alla narrazione emotiva. In “Here”, ogni dettaglio è curato con precisione, dalla scenografia che cambia in base al flusso temporale, alle scelte sonore che evocano diverse emozioni.

Gli attori sono eccellenti, e il protagonista, interpretato con sensibilità e intensità, trasmette una gamma complessa di emozioni, dalla frustrazione alla speranza, dal rimpianto alla redenzione. Ma la vera magia del film sta nell’abilità di Zemeckis di trasformare il tempo in un personaggio a sé stante, un’entità che si muove con la sua logica e che invita lo spettatore a riflettere sul proprio cammino nella vita.

“Here” non è un film che risponde a tutte le domande che solleva, ma è proprio questa sua capacità di lasciare spazio alla riflessione che lo rende un’opera cinematografica da non perdere. Zemeckis, con la sua regia, ci invita a fare un passo indietro e a guardare le nostre scelte da una prospettiva più ampia, come se il nostro destino fosse scritto non solo dalle nostre azioni, ma anche da quelle delle persone che incontriamo lungo il cammino.

Un film che tocca il cuore e stimola la mente, un’ode alla vita e al suo mistero, con una regia che sfida le leggi del tempo e della memoria.