MTM Teatro Leonardo – dal 17 al 27 ottobre 2024 arriva Amleto, di William Shakespeare. Progetto e regia di Corrado d’Elia

Amleto_Ph_1-1024x691 MTM Teatro Leonardo, ad ottobre l'Amleto

Racconta di me e della mia causa, non dimenticare

MTM Teatro Leonardo, Amleto morente e le sue parole rivolte ad Orazio, l’amico carissimo, l’unico sopravvissuto della storia. E questi accoglie la preghiera e ne diventa il testimone.

Col procedere del tempo però, com’è normale, il ricordo si sbiadisce. Tutto si deteriora e nella mente di Orazio la vicenda si confonde e si scompone.

In una stanza vuota raccontiamo ma, forse è più esatto dire, ricordiamo la vicenda di Amleto, così come la memoria di Orazio ce la rimanda. Una sequenza più o meno logica di quadri in cui i volti e le immagini emergono dal buio con la rapidità di un battito di ciglia.

La scena è una stanza della memoria, claustrofobica e senza via d’uscita. Le azioni si susseguono al ritmo ossessivo del ricordo. Si confondono e si mischiano come avviene nella mente di Orazio, che ci restituisce una storia spezzata, frammentaria, ma colma di umanità.

Lo spettacolo va ad inserirsi nel filone degli spettacoli shakespeariani della Compagnia. Otello, Romeo e Giulietta e Macbeth, allestimenti caratterizzati da messe in scena originali, un linguaggio visivo marcato e quasi cinematografico. Un ritmo sostenuto, uso drammaturgico delle luci e della musica e spesso mancanza totale di coordinate spazio-temporali concrete e naturalistiche. Un percorso verso la frammentarietà, che qui, con Amleto, raggiunge il suo apice.

Amleto_Ph-1024x664 MTM Teatro Leonardo, ad ottobre l'Amleto

Le parole di Corrado d’Elia

Con questo Amleto, invitiamo il pubblico a riflettere sulla fragilità del ricordo e sulla necessità di raccontare, condividere, e vivere attivamente la memoria. Il teatro diventa così un atto di resistenza contro l’oblio, un modo per tenere viva la storia e per far sì che ciò che siamo, ciò che amiamo, e ciò che temiamo, non si perda nel caos del tempo. Siamo noi, spettatori e narratori, a dover custodire e tramandare le memorie, perché nessuna macchina, per quanto perfetta, può sostituire il cuore umano nel compito di ricordare.Viviamo in un’epoca in cui affidiamo la nostra vita e i nostri ricordi a macchine, credendo che possano conservarli per sempre. Eppure, anche le tecnologie più avanzate non sono esenti dall’errore e dal deterioramento. La memoria digitale non è più sicura di una pagina antica, e il rischio di perdere ciò che siamo è più grande che mai.

Questo Amleto è un invito a non dimenticare e a lottare contro l’inevitabile sbiadire dei ricordi, usando il teatro come strumento per preservare l’essenza delle nostre vite, delle nostre emozioni, e delle nostre storie.

Info e prenotazioni – biglietteria@mtmteatro.it – 02.86.45.45.45