Tumori, AIL: “Nel 2050, si stimano 35milioni di nuovi casi, +77% rispetto al 2022”. La più grande sfida sociale, di salute pubblica ed economica del XXI Secolo ha un nome ben preciso: è il cancro
Il cancro, responsabile a livello globale di 1 decesso su 6
Tumori, AIL:“La più grande sfida sociale, di salute pubblica ed economica del XXI Secolo ha un nome ben preciso: è il cancro. Responsabile a livello globale di 1 decesso su 6. E non è tutto. L’Oms Europa prevede per il 2024 in crescita i numeri delle neoplasie e, parallelamente, il peso economico delle cure sui Sistemi sanitari. Nel 2050 si stimano infatti oltre 35milioni di nuovi casi di tumore, +77% rispetto al 2022.”
Questi i dati ribaditi in apertura della IV edizione del Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma AIL, dal titolo “Curare È Prendersi Cura. Impatto Ambientale e Rischio Sanitario, Benessere e Stili di Vita”, svoltosi nell’Ottobre scorso a Roma.
L’evento, promosso dal Presidente Nazionale AIL (Associazione Italiana Contro Leucemie, Linfomi e Mieloma), Giuseppe Toro, e dal Prof. Aurelio Angelini, sociologo dell’ambiente, con il supporto del Comitato Scientifico AIL, ha offerto “un’occasione di approfondimento multidisciplinare su ricerche e tematiche dedicate alla relazione tra impatto ambientale e rischio sanitario, con l’obiettivo di inquadrare un approccio multisettoriale per incoraggiare politiche e strategie per la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo”.
Tumori: curare e prendersi cura dei cittadini
AIL sottolinea come “curare e prendersi cura dei cittadini significhi anche ridurre il rischio sanitario dovuto all’inquinamento”, facendo propria la considerazione dell’Oms sul fatto che circa il 22% delle malattie globali sia dovuto all’esposizione a fattori ambientali modificabili, percentuale che sale al 23-26% nei bambini, con la gran parte di questi rischi che potrebbe però essere evitata attraverso la riduzione del rischio ambientale.
L’inquinamento rappresenta un rischio ormai accertato per la salute, soprattutto in presenza di elevate concentrazioni di inquinanti anche per brevi periodi o l’esposizione a basse concentrazioni per lunghi periodi di tempo. Vari tipi di inquinamento – ricorda AIL – come quello atmosferico, del suolo e dell’acqua, possono contribuire all’insorgenza di problemi ematologici. “Anche attraverso l’organizzazione di iniziative come il Convegno Nazionale tenutosi a Roma, AIL intende raggiungere nuovi risultati, impegnandosi a far crescere la consapevolezza sociale del rapporto tra fattori ambientali e rischio sanitario al fine di ripensare alle politiche di tutela e prevenzione dovute all’inquinamento, attraverso azioni e strumenti in grado di ridurre gli effetti sulla salute, oltre a sensibilizzare a stili di vita improntati sul benessere psicofisico.”
Al convegno, Scienziati, Fisici, Sociologi, esperti in Epidemiologia, Oncologia, Biologia, Nutrizione e Agricoltura
Al convegno hanno preso parte Scienziati, Fisici, Sociologi, esperti in Epidemiologia, Oncologia, Biologia, Nutrizione e Agricoltura; 5 le Sessioni congressuali che hanno animato il dibattito, con oltre 30 tra relatori e ospiti. Dopo i saluti istituzionali e l’apertura dei lavori, a cura di Toro, sono seguiti gli interventi di Giorgio Parisi, professore emerito dell’Università di Roma Sapienza, premio Nobel per la Fisica, e di Franco Berrino, epidemiologo, co-fondatore de La Grande Via, che ha analizzato il rapporto tra stili alimentari e incidenza del cancro, affrontando tematiche quali l’esposizione ad alcuni veleni invisibili e l’impatto dell’industria chimica nell’agricoltura e nella salute, focalizzandosi in particolare sul tema dei linfomi infantili in relazione all’esposizione a pesticidi, alla plastica e all’uso sconsiderato dei farmaci. Sottolinea Giuseppe Toro: “Acqua, terra e aria sono ormai veicoli di inquinamento talmente gravi da causare non solo malattie cardiovascolari e polmonari, ma soprattutto anche patologie oncologiche“.
Con questo Convegno (che oltre all’inquinamento ambientale ha affrontato altre interessanti tematiche), AIL ha voluto rafforzare il suo impegno sociale e civico, la collaborazione con altri stakeholders della salute, e ha voluto contribuire alla diffusione delle conoscenze scientifiche sulla tutela della salute, incoraggiando l’adozione di strategie per integrare politiche ambientali e sanitarie. Le sfide della salute richiedono impegno, attenzione sociale e collaborazione tra attori sociali, politici e società civile.
Di Stefania Bortolotti.